Leadership, visione e reputazione: cosa ci insegna la Top Manager Reputation 2024
Leadership, visione e reputazione: cosa ci insegna la Top Manager Reputation 2024 Il 2024 si sta rivelando un anno complesso: instabilità geopolitica, guerre ancora in corso, incertezze economiche globali, e un'accelerazione tecnologica che pone interrogativi etici e strategici. In questo scenario mutevole, emerge con forza un concetto: la leadership non è solo gestione, ma visione, coraggio e reputazione. La classifica stilata da Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting racconta molto più di un semplice podio. È una fotografia dello stato della leadership italiana nei settori chiave del nostro sistema economico. Aumentano i punteggi dei top manager: segno che, in tempi incerti, ci si affida a chi sa guidare con competenza e credibilità. Crescono finanza (+6,8%) ed energia (+7,7%): settori strategici che richiedono governance solide e decisioni lungimiranti. Brilla il comparto media e telecomunicazioni (+18,5%), dove l’evoluzione tecnologica incontra la centralità della comunicazione. Spiccano figure come: Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), al primo posto, Claudio Descalzi (Eni), esempio di leadership industriale, Marina Berlusconi, che guida una delle principali holding editoriali con rigore e strategia, e Cristina Scocchia (Illycaffè), simbolo di un nuovo approccio alla managerialità sostenibile. Non si tratta più solo di "immagine". La reputazione oggi è un capitale invisibile ma potentissimo: determina fiducia, attrattività, resilienza. E si costruisce nel tempo, con coerenza, competenza e responsabilità. Questo vale per i grandi manager, ma anche per le piccole realtà imprenditoriali, per i professionisti, per chi ogni giorno si muove in un ecosistema competitivo e in continua trasformazione. Anche noi, in Indìco, lavoriamo ogni giorno con questa consapevolezza: le trasformazioni non si subiscono, si governano. Affianchiamo imprese, professionisti e famiglie nella: protezione del patrimonio, tutela del marchio, governance trasparente, valorizzazione e valutazione degli asset aziendali, gestione fiscale e legale responsabile. In ogni attività mettiamo al centro la visione strategica e l’impatto reputazionale delle scelte. Perché il vero valore, oggi, è nella fiducia che si è in grado di costruire. La lezione che ci arriva da questa indagine è chiara: l'Italia ha le competenze per competere, innovare e guidare. E ogni realtà – grande o piccola – può contribuire a questo cambiamento, se orientata da valori solidi, visione di lungo periodo e attenzione costante alla reputazione. Noi ci siamo. E siamo pronti a fare la nostra parte.
5/31/20251 min read

Leadership, visione e reputazione: cosa ci insegna la Top Manager Reputation 2024
Il 2024 si sta rivelando un anno complesso: instabilità geopolitica, guerre ancora in corso, incertezze economiche globali, e un'accelerazione tecnologica che pone interrogativi etici e strategici.
In questo scenario mutevole, emerge con forza un concetto:
la leadership non è solo gestione, ma visione, coraggio e reputazione.
La classifica stilata da Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting racconta molto più di un semplice podio.
È una fotografia dello stato della leadership italiana nei settori chiave del nostro sistema economico.
Aumentano i punteggi dei top manager: segno che, in tempi incerti, ci si affida a chi sa guidare con competenza e credibilità.
Crescono finanza (+6,8%) ed energia (+7,7%): settori strategici che richiedono governance solide e decisioni lungimiranti.
Brilla il comparto media e telecomunicazioni (+18,5%), dove l’evoluzione tecnologica incontra la centralità della comunicazione.
Spiccano figure come:
Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), al primo posto,
Claudio Descalzi (Eni), esempio di leadership industriale,
Marina Berlusconi, che guida una delle principali holding editoriali con rigore e strategia,
Cristina Scocchia (Illycaffè), simbolo di un nuovo approccio alla managerialità sostenibile.
Non si tratta più solo di "immagine".
La reputazione oggi è un capitale invisibile ma potentissimo: determina fiducia, attrattività, resilienza e si costruisce nel tempo, con coerenza, competenza e responsabilità.
Questo vale per i grandi manager, ma anche per le piccole realtà imprenditoriali, per i professionisti, per chi ogni giorno si muove in un ecosistema competitivo e in continua trasformazione.
Anche noi, in Indìco, lavoriamo ogni giorno con questa consapevolezza:
le trasformazioni non si subiscono, si governano.
Affianchiamo imprese, professionisti e famiglie nella:
protezione del patrimonio,
tutela del marchio,
governance trasparente,
valorizzazione e valutazione degli asset aziendali,
gestione fiscale e legale responsabile.
In ogni attività mettiamo al centro la visione strategica e l’impatto reputazionale delle scelte.
Perché il vero valore, oggi, è nella fiducia che si è in grado di costruire.
La lezione che ci arriva da questa indagine è chiara: l'Italia ha le competenze per competere, innovare e guidare.
E ogni realtà – grande o piccola – può contribuire a questo cambiamento, se orientata da valori solidi, visione di lungo periodo e attenzione costante alla reputazione.
Noi ci siamo.
E siamo pronti a fare la nostra parte.
Simonetta Murolo
26 Maggio 2025
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